Il premio "Montagnola" al Comandante Aragona

Mi corre l’obbligo di rivolgere anche a me un deferente ringraziamento a tutti quanti voi, e' bello vedere questa famiglia riunita nell’intimita' di questo piccolo borgo, a cui noi dedichiamo costantemente attenzione, amore e rispetto. Non mi avventurero' nella difficile impresa di stilare un profilo delle persone che il presidente ci ha testé nominato. Vi voglio invece raccontare qualche frammento di storie vissute con i protagonisti di oggi. Credo sia opportuno presentare il colonnello Aragona aprendo una breve parentesi, lo faccio attingendo dai giornali locali dai quali si evince che e' stato vicequestore della Polizia di Stato, dirigente dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, e che ha conseguito 20 anni di esperienza nell’amministrazione della Polizia di Stato, dirigendo uffici periferici e di dipartimento. Il 16 luglio del 2007 si e' insediato presso il comando della Polizia Municipale di Rieti. Nel nostro comune capoluogo istituisce subito il servizio di vigilanza notturna del fine settimana, ribattezzata operazione “sogni d’oro”, ossia il controllo nelle ore notturne affinché vengano tutelati i diritti altrui, poi il servizio di front-office una piccola rivoluzione del servizio tradizionale con tre sportelli aperti al pubblico che finalmente puo' attendere il suo turno in un ambiente dignitoso. Ha costituito un gruppo di operai e tecnici efficiente che si occupa costantemente della manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale tant’e' che oggi possiamo dire che ogni angolo destinato a parcheggio e' ben individuato e delimitato, sia in centro che nelle zone periferiche. Questi in pillole gli interventi principali e potremmo stare qui due giorni se volessimo elencarli tutti. Ritornando all’ambito locale c’e' da dire che tra l’associazione e i vigili urbani c’e' stato da sempre un rapporto molto chiaro, non abbiamo lesinato obiezioni e critiche, quando a nostro avviso era necessario, non abbiamo risparmiato apprezzamenti quando abbiamo riscontrato sensibilita' e professionalita'. Proprio a Lei comandante, la nostra associazione a pochi giorni dal suo insediamento indirizzo' una lettera, con gli auguri di buon lavoro e il ringraziamento, per il servizio svolto nella frazione da alcuni suoi collaboratori. Dopo aver ricevuto da noi segnalazioni circostanziate sulle problematiche del paese a meta' luglio viene a Moggio con l’assessore Fabbro. Dopo i saluti e le strette di mano, ascoltiamo un’affermazione che ci riempie di soddisfazione: Moggio e' troppo bello per essere abbandonato, merita di essere valorizzato come Labro. Grazie comandante per averci risparmiato l’umiliazione della conta. Mi spiego meglio, tutte le volte che si va a bussare nei palazzi di citta' dopo i sorrisi e la disponibilita' formale, arriva puntuale la fatidica domanda, si ma quanti siete? : fine della pratica. Abbiamo subito avuto la sensazione di trovarci di fronte una persona che sa il fatto suo, non si stanca mai di ascoltare tutto e tutti, fa' continuamente domande sul passato e sul presente, presta attenzione ad ogni particolare, e' attento, anche quando apparentemente sembra distratto. Conosce gli argomenti delle nostre istanze e cerca sul posto riscontri, che puntualmente trova visitando l’interno del paese. A volte stenta a credere a certe vicende, non comprende perché, interventi semplici e ovvii, sono rimasti irrisolti per anni. A conferma delle nostre affermazioni mostriamo alcuni documenti, in cui e' riportato tutto: date, circostanze, soggetti interessati. La tentazione di saggiare la sua preparazione e' forte, lanciamo il primo argomento caldo, il transito delle moto da cross, ci risponde nominando la legge regionale n. 29 che regola la materia, andiamo oltre, passiamo ad un argomento no caldo, caldissimo. Spieghiamo per sommi capi la vicenda che ci ha visto contrapposti legalmente all’amministrazione, dopo la disdetta del contratto di affitto della sede sociale, ci fa tre domande specifiche sull’argomento e poi sentenzia: avete sicuramente vinto la causa: cosi e' stato. Il 7 agosto 2008 si passa alla fase operativa si fanno interventi per regolare la viabilita', e l’uso della piazza, si sistema la segnaletica orizzontale e verticale, si rimuovono alcune situazioni di visibile degrado. Per i soliti buontemponi, tutte stupidaggini, per noi un altro piccolo passo verso la civilta'. Comunque, stupidaggini non erano, se gia' dopo due ore dalla conclusione dei lavori i soliti e sempre i soliti scatenavano il putiferio, arrivavano i carabinieri, l’indomani si interpellava il sindaco, poi partivano le diffide legali, e questo solo perché qualcuno aveva applicato quelle disposizioni richiamate dalla legge e dal vivere civile. Per usare una espressione che appartiene al codice della strada a Moggio si vorrebbe andare sempre contro mano, ma questo non e' consentito, perché si mettono a rischio i diritti e peggio ancora la vita degli altri. Questa associazione non nasce con l’intento di ostacolare la vita dei pochi abitanti rimasti, questa e' ormai una infamia a cui nessuno crede piu', la nostra e' un’associazione pro, non contro Moggio Reatino. Le nostre proposte, le nostre iniziative, vanno in questo senso, non e' nel nostro DNA l’intento di far del male a qualcuno, vogliamo solo vivere insieme, nel rispetto delle regole e dei diritti di tutti, perché Moggio non e' e non puo' essere, solo ed esclusivamente dei Moggiani. Sono questi i principi che hanno accompagnato questi primi dieci anni di vita associativa, siamo persone che lavorano, si impegnano, affinché non venga cancellata la storia passata, la memoria dei nostri vecchi che tanto diedero e tanto fecero per questo territorio. Abbiamo fatto nostro il detto: trovarsi insieme e' un inizio, rimanere insieme un progresso, lavorare insieme un successo. Caro comandante nel suo ufficio ci sono centinaia di attestati che Le ricordano momenti di successo e incontri importanti, le saremmo grati se anche il nostro umile presente, trovasse spazio tra loro, e saremo felici se assocera' ad esso il ricordo di un gruppo di persone che l’hanno accolta con affetto e riposto in lei fiducia e stima. Per causa nostra ricevera' pressioni, suggerimenti interessati, qualcuno cerchera' persino di tirarla per la giacca, ed allora ascolti tutti per carita', ma poi decida, secondo la legge e secondo coscienza.