La cavita' e' stata scoperta ed esplorata dal "Gruppo Grotte "Pipistrelli" del Club Alpino Italiano di Terni all'inizio degli anni '80 dopo l'allargamento di uno stretto pertugio posto in un gradino tettonico sul crinale del colle nelle vicinanze del paese. Di proporzioni medie, e' composta di due camere principali che possono essere riconducibili alla prevalente azione tettonica, hanno subito un rimodellamento per l'effetto erosivo e corrosivo del carsismo e delle acque meteoriche d'infiltrazione, che hanno depositato, in particolare nella stanza piu interna, una grande quantita' di concrezione calcitica. Magnifici e molto vari gli speleotemi presenti: stalattiti, stalagmiti, crostoni e colate calcitiche, festoni, ecc. nonché un abbondante stillicidio ed un piccolo laghetto dalle acque cristalline nella zona piu depressa ad oggi nota della grotta, che presenta ancora possibili prosecuzioni da verificare. La cavita', per la semplicita dell'accesso e la bellezza degli ambienti, viene spesso utilizzata didatticamente come aula verde; la progressione interna, non banale per la presenza di strettoie e dislivelli verticali, e un'abituale meta speleo escursionistica.