Associazione culturale "La Montagnola"
 La piazza
 La piazza di Moggio

Da sempre e' stato il luogo piu' vissuto dall’intera comunita'. Quando questa frazione contava una discreta presenza umana 180 abitanti nel periodo post-bellico, come risulta dall’anagrafe parrocchiale, questo luogo divento' testimonianza di vitalita', di gioia, di necessita' di condividere insieme di esperienze e difficolta'.

Di giorno le donne del paese facevano la fila per attingere l’acqua nell’unica fontana disponibile, prima da quella antica in ghisa e successivamente da quella attuale. I secchi di lamiera e le conche di rame in attesa di essere riempite si disponevano sul muretto all’ombra dei tre ippocastani.

A sera specialmente nelle giornate estive gli anziani occupavano le panchine di moda allora: tre grossi tronchi squadrati grossolanamente da asce taglienti e poi levigati negli anni dagli agenti atmosferici. I giovani si solevano distendere sui muretti in pietra alti appena una quarantina di cm che circondavano la piazza.

Si parlava, si scherzava, si discuteva, si ballava, si trascorreva il tempo serenamente, nonostante ristrettezze e miseria. C’e' da dire che anche questo angolo ha subito nel tempo diversi interventi pero', fortunatamente, ancora si conserva l’impronta originaria. Anticamente la piazza era completamente sterrata e la roccia della montagna finiva a strapiombo sulla piazza stessa. Vi si accedeva attraverso una lunga rampa a gradoni di selciato.

L’ultimo gradino era alto circa 25 cm e delimitava la piazzetta vera e propria. Di questa particolarita' se ne rendeva conto l’asino, quando, con tanto di soma, doveva superare anche questa asperita'.

Negli anni settanta venne cementata la zona prospiciente l’arco e si rialzo' il muretto laterale, si amplio' la rampa d'accesso nella parte iniziale, mentre alla fine degli anni 80 l’associazione culturale la Montagnola e alcuni volenterosi di Piedimoggio ripavimento' con lastre di pietra tutta la piazza, rampa compresa. In seguito si costrui' anche il muro laterale a ridosso della montagna ricavando la balconata in legno. Infine il comune installo' le attuali ringhiere di protezione.





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